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Seconda casa, perché i costi della bolletta elettrica sono maggiori?


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Un analisi spiega la motivazione per il quale i costi della bolletta elettrica sono superiori per le seconde case

Quante volte ci è capitato di dire, nella casa al mare non ci vado mai eppure la bolletta della luce è alta,per capire al meglio le motivazioni sono state analizzate nel dettaglio le voci che fanno parte della bolletta elettrica.


Alle tariffe in vigore dal 1° gennaio al 31 marzo la bolletta elettrica per la prima casa di una famiglia sul segmento tutelato è formata da queste voci:

● spesa per la materia energia (i chilowattora propriamente detti) 49,81% ● spesa per il trasporto e la gestione del contatore 18,01% ● spesa per oneri di sistema 19,38% imposte 12,8%

La voce specifica dei chilowattora e materia prima energia è formata da due voci: ● prezzo energia e prezzo dispacciamento 41,63% ● commercializzazione 8,18%

Gli oneri generali sono formati: • 60,26% per gli incentivi alle fonti rinnovabili e alla cogenerazione Cip 6/92 • 16,27% per le agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia elettrica • 12,38% per la promozione dell'efficienza energetica • 4,61% oneri per la messa in sicurezza del nucleare e per compensazioni territoriali, comprensivi dei 135 milioni di euro l'anno destinati al bilancio dello Stato; • 1,46% per il sostegno alla ricerca di sistema • 1,45% per le compensazioni alle imprese elettriche minori • 2,21% per i regimi tariffari speciali per il servizio ferroviario universale e merci • 1,3% per il bonus elettrico • 0,06%per gli incentivi alla produzione di energia da rifiuti non biodegradabili.


Queste descritte sono le voci che formano la bolletta per un ● contratto residenziale ● prima casa ● sul segmento tutelato.

Le voci cambiano per una fornitura

● non abitazione ● seconda casa (non residente) ● sul mercato libero.


In particolare, fanno riferimento ai cosiddetti oneri di sistema (destinati ad esempio all'incentivazione delle fonti rinnovabili, al finanziamento del bonus sociale) e agli oneri che gli operatori devono sostenere indipendentemente dal consumo del cliente, quali quelli per la gestione della rete di trasporto, del contatore e delle attività commerciali. Per gli oneri generali di sistema e per i costi del trasporto, a partire dal 2016 è stato stabilito da parte dell'Arera, nell'ambito di una riforma delle tariffe prevista dalla legge, un riequilibrio del contributo pagato dalle diverse categorie di clienti che ha comportato per le forniture dei clienti domestici non residenti (le cosiddette seconde case) un aumento delle quote fisse.


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