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E.ON-Innogy, luce verde della Ue


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Ma dovranno essere ceduti asset in Germania (incluse 34 colonnine autostradali) e Ungheria e le attività in Cechia. Via allo swap con Rwe

La Commissione europea ha approvato oggi l’acquisizione di Innogy da parte di E.ON, subordinandola però a una serie di “rimedi” definiti a seguito dell’indagine antitrust avviata lo scorso marzo


I rimedi – giudicati “accettabili” dall’amministratore delegato di E.ON, Johannes Teyssen – prevedono la cessione dei clienti E.ON nel riscaldamento elettrico in Germania e di 34 stazioni di ricarica per e-car sulle autostrade tedesche. In Ungheria, invece, dovranno essere cedute le attività nella fornitura di elettricità ai clienti non regolati, mentre nella Repubblica Ceca dovrà essere dismesso l’intero business attualmente in capo a Innogy della fornitura di elettricità e gas al mercato retail, inclusi tutti i relativi asset e personale.


“Possiamo approvare l’acquisizione di Innogy da parte di E.ON perché i rimedi garantiranno che la fusione non porti a una minore scelta e a prezzi più alti nei Paesi in cui queste compagnie operano”, ha dichiarato il commissario Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager.

“Considerando le nuove opportunità che si aprono per E.ON, questi rimedi sono tollerabili”, ha commentato Teyssen, precisando in un comunicato che nel complesso dovranno essere ceduti circa 2 milioni di clienti, in gran parte nell’Europa orientale.


In ogni caso, ha sottolineato l’a.d., “E.ON non dovrà cedere nessuna rete”.

E.ON conta di salire presto al 100% di Innogy. Al 76,8% acquisito da Rwe si aggiungerà infatti alla fine della prossima settimana un ulteriore 9,4% frutto dell’offerta lanciata l’anno scorso. Verrà poi avviato uno “squeeze-out” sulle restanti azioni.


Di rilievo l’inclusione della mobilità elettrica tra le attività valutate dall’indagine dell’Antitrust Ue. I rimedi imposti a E.ON e Innogy nel settore, spiega la Commissione, “derivano dal limitato numero di operatori di stazioni di ricarica sulle autostrade tedesche”. In molti casi, “le stazioni delle due società sono in diretta concorrenza poiché situate una nei pressi dell’altra”.


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