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Decreto rinnovabili: novità e soggetti interessati una nuova bozza del decreto trova finalmente luce


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Una bozza del nuovo decreto rinnovabili è in approvazione alla Commissione UE: scopri novità, soggetti interessati e modalità di accesso agli incentivi

Novità sul decreto rinnovabili: dopo quasi un anno di attesa e di rumors tra addetti a i lavori, qualche giorno fa è finalmente giunta la notizia di una prima bozza del cosiddetto Decreto FER che prevede gli incentivi per il Fotovoltaico, l’Eolico e le altre fonti rinnovabili. Malgrado non si sia ancora pervenuti alla versione ufficiale, una nuova bozza del decreto è stata inviata alla Commissione Europea per l’approvazione, almeno nelle sue linee più generali. La notizia è stata accolta con un certo sollievo da tutti i soggetti interessati, perché giunge al termine di un lungo periodo di incertezze e di trattative infinite tra Stato e Regioni. Scopriamo le principali novità in arrivo e cosa aspettarci dal decreto rinnovabili.


Le novità del Decreto sulle rinnovabili

Tra le novità che balzano subito agli occhi da un primo esame della bozza del decreto sulle rinnovabili, spicca il ritorno degli incentivi sul fotovoltaico. Torna, infatti, l’incentivo statale per la realizzazione di impianti fotovoltaici, dopo ben 6 anni di assenza. Questo sorprende se si considera che il mercato del fotovoltaico si considerava ormai sostanzialmente a uno stadio in cui gli incentivi erano da considerarsi esauriti.

Il nuovo decreto FER, inoltre, appare quasi del tutto ininfluente per quelle attività che richiedono ingenti consumi di energia elettrica, in quanto gli incentivi riguarderanno solo l’energia immessa in rete, con importi forse meno convenienti rispetto a quelli previsti con lo Scambio sul Posto. Stupisce, inoltre, che non sia previsto alcun premio per l’autoconsumo (unica eccezione, gli irrisori 10 €/MWh per gli impianti sotto i 100 kW).

Beneficiari degli incentivi FER e soggetti interessati

Ma chi sarà, quindi, a trarre vantaggio dal nuovo decreto? I principali beneficiari degli incentivi sulle rinnovabili saranno, come è lecito presumere, investitori puri, che riceveranno una vera e propria spinta all’investimento per realizzare impianti fotovoltaici su coperture industriali (o a terra in aree non agricole), con tariffe omnicomprensive sull’energia elettrica immessa in rete pari a 90 €/MWh (per impianti tra 100 kW e 1 MW). Previsto un ulteriore benefit di 12 €/MWh per lo smaltimento dell'eternit.

Mentre attualmente vige una distinzione tra impianti di potenza inferiore a 250 kW e impianti di potenza superiore, una tariffa omnicomprensiva valida solo per impianti di potenza inferiore a 250 kW, per i quali il ritiro dell’energia elettrica immessa può essere a carico del GSE, renderebbe il calcolo del beneficio più complesso. Al contrario, per quelli con potenza superiore, l’incentivo potrà essere calcolato come differenza tra la tariffa spettante e il prezzo zonale orario di mercato. La restante parte del beneficio, invece, potrebbe derivare dalla vendita dell’energia elettrica sul mercato, poiché il suo ritiro non potrà essere eseguito dal GSE. Per avere maggiori chiarimenti sulle modalità di calcolo degli incentivi sulle rinnovabili, bisognerà certamente aspettare la versione ufficiale del decreto.


Come accedere agli incentivi sulle rinnovabili?

Ulteriori anticipazioni riguardano le modalità di accesso agli incentivi sulle FER in arrivo con il nuovo decreto 2019. A quanto pare l’accesso avverrà:

tramite registro per impianti tra 20 kW e 1000 kW;tramite aste al ribasso per impianti oltre 1000 kW.

Non sono previsti incentivi per impianti di potenza inferiore a 20 kW.

I soggetti interessati a ricevere gli incentivi avranno 30 giorni di tempo per presentare domanda. Al decorrere dei 30 giorni, il GSE provvederà a stilare e pubblicare una graduatoria degli aventi diritto, tenendo conto di alcuni criteri di priorità. La suddetta graduatoria non è soggetta a scorrimento, neanche in caso di rinuncia o di revoca del beneficio.

A tempo debito, il Gestore dei servizi energetici pubblicherà otto bandi relativi alle prime due categorie di impianti, di cui l’ultimo con data di pubblicazione prevista per il 31 maggio 2021. Presumibilmente, tutte le date subiranno delle variazioni in virtù dei tempi di attesa per l’approvazione del decreto nella sua versione ufficiale.

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