Il decreto Milleproroghe del 2018 ha spostato al 1° luglio 2020 la fine dei servizi di tutela per l’elettricità e il gas.
Da quella data, quindi, cesserà la fornitura di energia con condizioni contrattuali ed economiche definite dall’Autorità per l’energia e l’ambiente (Arera) per i clienti finali di piccole dimensioni (famiglie e imprese) che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero. I consumatori dovranno dunque effettuare il passaggio scegliendo tra le offerte disponibili quella più adatta alle loro esigenze.
Si tratta di una platea ancora molto ampia: basti considerare che sono circa 19 milioni i clienti ancora sotto tutela solo nell’elettrico a fronte dei quasi 37 milioni complessivi (di cui 29,4 milioni domestici).
Già oggi, comunque, le famiglie e le piccole imprese hanno facoltà di passare al mercato libero, se il consumatore non riesce a trovare un’offerta sul mercato libero, può optare per un’offerta Placet, vale a dire una proposta di fornitura a prezzi determinati liberamente ma con condizioni contrattuali definite dall’Autorità.
Una volta individuata l’offerta, il consumatore stipulerà un nuovo contratto di fornitura in sostituzione del precedente. Sarà il nuovo venditore a inoltrare la richiesta di risoluzione del vecchio contratto (recesso) al venditore precedente.
Il recesso può essere esercitato in qualsiasi momento nel rispetto del tempo di preavviso, non prevede oneri aggiuntivi e soprattutto avviene senza interruzione della fornitura in corso.
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