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Prezzi energia, in Italia crescita maggiore di Francia e Germania


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A maggio +4,5% (dal +5% di aprile), ma l’inflazione resta più bassa rispetto all’Eurozona. I primi dati sull’elettricità sul mercato libero e tutelato

L'intervento di Mario Draghi di martedì scorso a Sintra in Portogallo ha messo in evidenza l'intento della Banca centrale europea di utilizzare gli strumenti della politica monetaria per mantenere fede all'obiettivo della stabilità dei prezzi, non rassegnandosi ad un tasso di inflazione troppo basso.


I mercati azionari hanno reagito positivamente e lo spread è diminuito. L’euro, dopo un iniziale deprezzamento, scendendo martedì 18 giugno a 1,1187 dollari per un euro, venerdì scorso è risalito a 1,1316.


Gli ultimi dati sulle tendenze dei prezzi pubblicati la scorsa settimana evidenziano che in Italia a maggio 2019 l’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta dello 0,9% su base annua (era +1,1% ad aprile). Nel dettaglio per Paese, l'inflazione è relativamente più alta in Germania (1,3%), seguita dalla Francia (+1,1%), mentre la crescita dei prezzi è inferiore al punto percentuale in Spagna e Italia.


Una frenata dei prezzi associata a una decelerazione del ciclo economico richiede un atteggiamento attivo dell'autorità monetaria europea, mediante potenziali ulteriori tagli ai tassi e ampliamento degli acquisti di titoli di stato.

La domanda di consumi in Italia è ancora debole e nel primo trimestre 2019 segna un marginale aumento congiunturale dello 0,1%.


Sul fronte dei prezzi dell'energia si inverte la posizione dell'Italia che segna una crescita del 4,5%, superiore al 4,1% della Germania e al 3,4% della Francia; meno dinamici i prezzi dei beni energetici in Spagna (+1,3%). In Italia l’inflazione al netto dell’energia è dello 0,5%, di 0,4 punti inferiore alla crescita dell’indice generale mentre in Eurozona è dello 0,9%, di 0,3 punti inferiore al tasso di inflazione.


In chiave territoriale si osserva una crescita dei prezzi dei beni energetici superiore ai cinque punti percentuali per Valle d'Aosta (+5,8%), Liguria (+5,2%) ed Emilia-Romagna (+5,1%); tra le province maggiore inflazione energetica per Ferrara (5,6%), Vicenza e Piacenza (+5,3%), Parma, Reggio nell'Emilia, Bologna, Ravenna (+5,2%) e Biella e Genova (+5,1%).


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